I dubbi della Confindustria del pallone riguardavano la linea di comportamento da tenere per il “caso sponsorship” nato in seguito all’approvazione del decreto Dignità, che ha introdotto il divieto di pubblicità e sponsorizzazioni delle società di gioco anche in ambito sportivo e dunque compresi i club professionistici di calcio. La Lega, riferisce Agipronews, ha chiesto un approfondimento per capire se la deroga prevista dalla legge per il divieto di pubblicità – subito operativo, ma con “tolleranza” di un anno per i contratti già esistenti – fosse valida anche per le sponsorizzazioni, il cui stop era previsto dal 1° gennaio 2019. Nella riunione di ieri, il Consiglio dell’Agcom «ha espresso l’indirizzo secondo cui anche i contratti di sponsorizzazione in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore del decreto Dignità (12 luglio 2018, ndr) rientrano nell’ambito applicativo» della deroga di un anno, si legge nel documento indirizzato al numero uno della Lega Miccichè e firmato dal presidente di Agcom, Angelo Marcello Cardani. Archeologi dei tempi andati di quando, come scrive Matt nel suo libro , il football era ancora the people’s game, il gioco del popolo. Per i maniaci dei dettagli, ancora meglio “l’aggiornamento” World Cup 98, realizzato da Electronic Arts per la fase finale del Mondiale, con stadi e divise ufficiali delle squadre impegnate.
La piacevole consuetudine di frequentare gli stadi Pasolini la condivide con Giorgio Bassani, ferrarese – seppur non di nascita – e tifoso della Spal, e con Mario Soldati, juventino. Questa, esacerbata anche dalla nascita dei gruppi ultras precedentemente menzionati proprio in quegli anni 1980, decennio in cui un decaduto Cagliari incrociò diverse volte in terza serie i torresini, ha generato periodicamente diversi tumulti anche per motivi pretestuosi; vedi un’amichevole dei cagliaritani nel nord della regione, o incontri dei sassaresi nel sud dell’isola, durante la loro militanza nei campionati regionali. Negli anni 1990 e 2000 la collaborazione tra la società e il procuratore sportivo Paco Casal porta numerosi calciatori dell’Uruguay a giocare in Sardegna: tra i più famosi, Enzo Francescoli (tre volte campione sudamericano, dal 1983 al 1995), Fabián O’Neill, Darío Silva, Josè Herrera, Luis Alberto Romero, Diego Luis López, Nelson Abeijón, Joe Bizera e Fabián Carini. Da loro viene l’obiezione che in questo modo vengono a essere puniti soltanto i giocatori, che sovente sono il soggetto debole di queste transazioni e dunque sarebbero penalizzati due volte. Dopo aver passato due mesi e più a guardarsi allo specchio e a dirsi, compiaciuta, “Dio, come sono bellina!
9. Capitan Zanetti, Nagatomo e Palacio sono invece i nomi che vanno per la maggiore in casa Inter, con le sue 425mila casacche smerciate sul mercato. Otto le blasonate compagini a disposizione: Atletico Madrid, Barcellona, Bayern Monaco, Inter, Milan, Napoli, Psv e Real Madrid. Annullata l’amichevole del 9 giugno dopo che un gruppo di sostenitori pro-Palestina si è presentato al campo d’allenamento, a Barcellona, con le maglie di Messi sporche di sangue. 2. La medaglia d’argento spetta al Manchester United (1milione e 400mila maglie vendute nel mondo). Rajoub ha poi denunciato il «messaggio politico» che Israele voleva dare alla partita sostenendo con il mondo «grazie alla presenza di Messi» che «le cose sono normali». Una partita è composta da due tempi da 20 minuti ciascuno, col cronometrista che blocca il tempo non appena l’arbitro fischia un’interruzione. La federazione Albiceleste, dopo le polemiche, ha chiesto scusa a «tutti gli israeliani che hanno comprato il biglietto per una partita che era un messaggio di pace». L’istanza di scarcerazione era stata depositata dall’avvocato di Masiello, Francesco Rotunno, a fronte delle dichiarazioni rilasciate dal suo assistito agli inquirenti baresi che hanno evidentemente apprezzato il fatto che il giocatore stia collaborando.
Il primo giocatore della società cagliaritana a giocare nella nazionale italiana è Gigi Riva, che esordisce il 27 giugno 1965 in Italia-Ungheria (1-2): l’attaccante veste la maglia dell’Italia sino al 1974, segnando 35 reti in 42 presenze (primo cannoniere azzurro di tutti i tempi), vincendo il campionato d’Europa 1968 e arrivando secondo al campionato del mondo 1970. Nel periodo successivo all’approdo del club in massima serie, vestono l’azzurro anche Francesco Rizzo, Pierluigi Cera, Roberto Boninsegna, Sergio Gori, Comunardo Niccolai, Enrico Albertosi e Angelo Domenghini: nella lista dei convocati per il Mondiale messicano del 1970 ci sono ben sei elementi rossoblù, freschi campioni d’Italia. Secondo la federazione palestinese in Sudamerica sarebbe stato lo stesso Lionel Messi a chiedere l’annullamento del match. Alla fine del primo tempo si azzera il computo dei falli, ma in caso di supplementari il conteggio non si annulla e i falli cumulativi commessi durante i tempi supplementari sono aggiunti al computo di quelli commessi durante il secondo tempo. Un tempo in cui si poteva giocare virtualmente a calcio solo in sala giochi o si preferiva farlo al pc e non alla console. Non è solo una questione di passione, ma anche di appartenenza. Non solo è un modo per dimostrare la tua fedeltà ai tuoi team preferiti, ma è anche un modo per esprimere la tua individualità.
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