Nel caso di un’infrazione di fuorigioco, l’arbitro interrompe il gioco e lo riprende con un calcio di punizione indiretto in favore della squadra avversaria da eseguirsi nel punto in cui è avvenuta l’infrazione. Nel 1922 il campo da gioco di Piazza d’armi venne intanto ampliato e reso più consono alla pratica agonistica, con l’aggiunta di una tribuna in legno. Come Teamgeist, è composto da 14 pannelli curvi saldati termicamente, è stato personalizzato ad ogni partita con data, stadio e squadre in campo ed è stata realizzata la sua versione speciale per la finale, «Europass Gloria», caratterizzata rispetto a quella normale dalla presenza dell’immagine della coppa all’interno del cerchio nero soprastante il nome del pallone sulla sua superficie. Perugia vestì in quella partita la terza divisa blu, e anche Rossi poté esibire il marchio pubblicitario. Allo Stadio Marassi di Genova i matuziani vinsero 1-0, ma lo Spezia protestò per delle irregolarità tecniche e, dopo un’inchiesta, venne decisa la ripetizione della partita. Le Tv pagano centinaia di milioni di euro per ottenere i diritti delle partite, e quindi possono avere prima i protagonisti. Adelchi Serena, presidente della società e podestà cittadino, e costato circa 6 milioni di lire.
La società fu fondata a Perugia il 14 luglio 1890 come Società Ginnastica Braccio Fortebraccio; questa deve il suo nome a Braccio da Montone, condottiero e Signore della città perugina nel corso del XV secolo. Nel campionato regionale di Eccellenza stagione 2001-2002, il Siracusa presenta una maglia azzurra dal richiamo antico, con una accentuata aderenza al corpo, dove alle estremità si notano una striscia bianca e con al centro il marchio dello sponsor tecnico Legea ed al centro lo sponsor ufficiale Helios Hotels, i pantaloncini ed i calzettoni sono bianchi. Ben presto, il club fu dichiarato fallito e la squadra fu estromessa dal campionato. Nel campionato 1933-1934, allenato da Cesare Migliorini, il club andò vicino per la prima volta all’approdo in Serie A, vincendo il girone B sopravanzando di una lunghezza i modenesi, e qualificandosi al girone finale valevole per la promozione. Nel 1945-1946 i biancorossi, allenati da Mario Malatesta e trascinati da Alberto Galassi – uno dei più prolifici attaccanti italiani, che segnò in quella stagione addirittura 35 reti guadagnandosi così l’ingaggio in Serie A da parte del Bologna -, vinsero il campionato e conquistarono la seconda promozione tra i cadetti della loro storia.
Il ritorno in Serie C avvenne nel 1959, grazie a una riforma dei campionati a opera della FIGC; tale operazione voleva dare rappresentanza calcistica anche a quelle regioni, come l’Umbria, che in quel momento non avevano propri club iscritti alle tre maggiori categorie nazionali. La jersey del club messicano è molto semplice, eppure tanti pezzi vintage sono tra i più rari in assoluto, chiaramente col nome di Butragueño sulla schiena. Al termine del conflitto, nel dopoguerra il Perugia venne ricostituito da Giorgio Bottelli e la squadra, nelle cui file erano presenti anche militari inglesi degli eserciti alleati che avevano occupato l’Umbria, giocò sfide in ambito regionale col Magione, il Gubbio e il Foligno. Il campionato 1947-1948 fu concluso al 15º posto e conseguente ritorno in Prima Divisione; nel 1948-1949 il Pordenone – tornato a vestirsi di nero-verde – vinse il proprio girone accedendo alle finali regionali: il quarto posto finale non fu sufficiente per il passaggio al campionato interregionale di Promozione (istituito proprio in quell’anno). La matematica promozione arrivò il 21 maggio 1967 e l’autore della rete decisiva contro la Sambenedettese fu un attaccante perugino, Eros Lolli. L’accordo pubblicitario venne stipulato dalla società perugina, essenzialmente, per ottenere i soldi necessari all’ingaggio di Paolo Rossi: quando il 26 agosto 1979 la squadra scese per la prima volta in campo con le nuove casacche sponsorizzate, in occasione dell’esordio stagionale in Coppa Italia al Curi contro la Roma, ironia della sorte proprio Rossi fu l’unico giocatore biancorosso a non poter esibire il marchio pubblicitario per via di un suo precedente accordo commerciale, siglato a livello personale, con un’altra azienda operante nel settore agroalimentare (la Polenghi Lombardo).
Gli anni 1930 del club biancorosso ebbero inizio, in verità, già sul finire del decennio precedente. L’anno dopo, a causa delle difficoltà finanziarie derivate dalla gestione della competitiva formazione d’inizio decennio, l’intelaiatura dei biancorossi venne di fatto smantellata per fare cassa e saldare debiti: con un tasso tecnico considerevolmente ridotto, al termine della stagione 1934-1935 i grifoni retrocedettero, chiudendo qui il primo ciclo vincente della loro storia, e subendo anche la revoca dell’affiliazione nazionale: solo essendo fornito di una seconda squadra dilettantistica giovanile nei campionati regionali, il club poté sopravvivere evitando il fallimento. La regione è nota per i suoi numerosi monumenti megalitici, i suoi manieri fortificati, l’architettura particolare delle sue chiese, dei calvari e delle cappelle rurali e per le sue cittadine dall’impianto medievale spesso ben conservato. Per quanto riguarda le novità stilistiche delle maglie, non furono apportate particolari modifiche alle divise della passata stagione. In aggiunta, la fidejussione presentata per rinnovare l’iscrizione alla Serie C viene invalidata dalla Federazione in quanto giudicata non conforme agli standard normativi. Per ovviare al divieto della Federazione – che ancora non permetteva questo tipo di accordi commerciali -, la squadra perugina fece ricondurre «ufficialmente» la sponsorizzazione a un maglificio per la produzione delle divise da gioco, la Ponte Sportswear, fondato ad hoc in maniera tale da evitare le sanzioni della FIGC.
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