1977 – Il 15 settembre, la sezione calcio si affilia alla F.I.G.C. 1980 – Il 25 agosto il sodalizio si riaffilia alla F.I.G.C. Quanto è importante in genere la preparazione prima dell’ incontro? Lo ha spiegato anche Luca Corsolini, responsabile dello sport per la programmazione di Matera 2019: «Prevedere un evento del genere all’interno del programma può sembrare inusuale, ma quando ho visto la proposta non ho avuto esitazioni: è in queste occasioni che il calcio manifesta tutto il suo potenziale anche in ambito culturale». Vecchi viene confermato in panchina anche per il 2020-2021: la rosa a sua disposizione viene nuovamente riassortita, ché alle partenze (tra gli altri) di Tommaso Cucchietti, Tommaso Morosini, Simone Mazzocchi, Mario Ierardi e Luca Berardocco, fanno riscontro gli innesti del portiere Giacomo Poluzzi, del centrocampista Leandro Greco e dell’attaccante Raphael Odogwu. Nell’estate 2017 l’ingresso del competente direttore sportivo Aladino Valoti (che subentra a Luca Piazzi) prelude a una rifondazione della parte sportiva: la rosa viene riallestita con elementi d’esperienza (il portiere Daniel Offredi e il difensore Kévin Vinetot) e molti giovani, mantenendo però l’ossatura di base costituita da Hannes Fink, Cia e Fabian Tait. Nell’annata 2018-2019 la squadra, sempre guidata dal tecnico Paolo Zanetti, viene parzialmente rifondata dal nuovo direttore sportivo Paolo Bravo: tra le finestre di calciomercato e la stagione si registrano le partenze di Offredi, Costantino, Cia e Procopio, cui fanno riscontro gli acquisti di Tommaso Morosini, Gianluca Turchetta, Caio De Cenco, Simone Mazzocchi e vari altri elementi di buona prospettiva.
L’anno successivo (segnato dai rientri in squadra di Manuel Fischnaller e Michael Cia) è segnato da risultati altalenanti: sotto la guida del confermato Claudio Rastelli i biancorossi faticano ad ingranare, sicché nel giro di poche giornate la società decide per l’avvicendamento con Adolfo Sormani. Il Südtirol si piazza al 6º posto del girone B al termine della stagione regolare, ottenendo così la qualificazione alla successiva fase play-off: nel primo turno sconfigge la Sambenedettese per 1-0, ma viene eliminata al secondo turno dal Monza a seguito del pareggio per 3-3 in trasferta, che promuove i brianzoli in virtù del miglior piazzamento in classifica. Gli altoatesini ottengono peraltro il più lungo record d’imbattibilità del campionato, che resiste fino alla 29ª giornata, quando subiscono la prima sconfitta in campionato per mano del Piacenza, e arrivano per la prima volta in finale di Coppa Italia Serie C, dove tuttavia vengono battuti dal Padova (0-0 l’andata in trasferta, 0-1 il ritorno in casa); la squadra veneta si rivela altresì l’unica competitrice del Südtirol, che nelle ultime giornate di campionato ne subisce la rimonta, con riduzione del vantaggio da 10 a 2 punti. 1979 – La prima squadra non si iscrive a nessun campionato, l’attività prosegue con le giovanili.
L’ossatura della squadra viene complessivamente confermata, con poche variazioni perlopiù tra centrocampo e difesa, tra cui spicca il ritiro dal calcio giocato di Leandro Greco, che è nominato allenatore in seconda. In panchina viene chiamato Paolo Zanetti, all’esordio da allenatore di prima squadra dopo tre anni trascorsi nelle giovanili della Reggiana. Dal 1995 i colori del Südtirol sono il bianco e il rosso, mutuati dalla storica simbologia araldica della provincia e della città di Bolzano (e prima ancora del Tirolo storico). Tra il 1998 e il 2000 si optò per una divisa «stile Ajax», bianca con largo «palo» rosso centrale, che poi si evolvette in una soluzione con tronco rosso e solo le maniche bianche per la prima parte dell’annata 2000-2001 e quindi in un template che proponeva tronco bianco e fianchi e maniche rossi con minime finiture nere. 1974-1977 – Attività col solo settore giovanile. 2000 – La società cambia denominazione in Fussball Club Südtirol S.r.l., optando per giocare le gare interne a Bolzano (ove vengono progressivamente trasferite tutte le attività e la sede amministrativa).
In finale si incontra la Pro Vercelli, che nella gara di andata si impone al Druso per 0-1 e pareggia 1-1 il ritorno al Silvio Piola di Vercelli, estromettendo nuovamente i biancorossi dalla rincorsa alla serie cadetta. Nel mentre prendono il via i lavori di ristrutturazione dello stadio Druso, promossi e finanziati dalle istituzioni locali, al fine di ammodernare la struttura e portarla a collimare con gli standard strutturali della Serie B: grazie alla posa di alcune tribune posticce, lo stadio rimane tuttavia agibile anche in presenza del cantiere. Nonostante le buone sensazioni, la squadra finì per palesare ben presto diversi difetti strutturali, che la portarono a sprofondare nei bassifondi della classifica di Serie B, nuova maglia napoli causando l’esonero di Cadregari dopo appena 5 giornate. Il 1º maggio, grazie alla vittoria per 4-3 sulla Ternana, i biancorossi centrano la salvezza con due giornate d’anticipo, per poi chiudere la stagione al dodicesimo posto. Una crisi di risultati porta i biancorossi verso la zona play-out, inducendo la società a cambiare la guida tecnica: il subentrante Alberto Colombo riesce a conseguire la salvezza con due giornate d’anticipo sulla naturale conclusione del campionato, anche grazie a un filotto di quattro vittorie consecutive. Il rendimento si mantiene alto per praticamente tutto il resto della stagione, nella quale il Südtirol non solo centra la salvezza con largo anticipo (il che costituisce già il miglior risultato nella storia del calcio in Trentino-Alto Adige), ma grazie al sesto posto in stagione regolare disputa anche gli spareggi promozione.
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