Ternana Calcio 2018-19 · In aggiunta a ciò, in molte località vi è una vera e propria carenza di strutture adibite a questo sport, in special modo in Italia (a differenza, per esempio, delle strutture dedicate al calcio); spesso le poche strutture esistenti sono fatiscenti e pericolose. Non è una cosa vera. Cosa hai pensato dopo aver segnato? “Le maglie ufficiali delle squadre di calcio costano sempre di più”. Poiché la pubblicità sulle maglie di calcio è ancora vietata dalla FIGC, Sanson ‘aggira’ il divieto posizionando il marchio della sua impresa sui pantaloncini dei giocatori. La divisa casalinga era composta dalla classica maglietta bianca con strisce orizzontali verdi, pantaloncini e calzettoni bianchi con inserti verdi. Era la maglia di Alessandro Nesta, il suo idolo, il modello per un ragazzo cresciuto nelle valli bergamasche che – come Davide – era entrato giovanissimo nelle giovanili del Milan sognando un giorno di emulare il campione azzurro. Ad entrambi un caloroso benvenuto e l’augurio di ben figurare in maglia granata. Nel gennaio del 2011 il club lancia sul digitale terrestre del Friuli-Venezia Giulia il proprio canale tematico Udinese Channel, il primo del genere in Italia totalmente gratuito e visibile in chiaro. La società rischia il fallimento a causa dei debiti nell’estate del 1923 e perciò, il 24 agosto, l’»Associazione Sportiva Udinese» si separa dalla «Associazione Calcio Udinese» e quest’ultima viene costretta a istituire un bilancio e un direttivo autonomi.
La squadra non riesce però a mantenere a lungo il primo posto e a marzo de Canio, a causa degli scarsi risultati fin lì conseguiti, viene esonerato e sostituito da Luciano Spalletti. Così il 28 luglio 1986 subentra a Lamberto Mazza come presidente dell’Udinese, ma la sua avventura in bianconero inizia subito in salita: infatti inizialmente Pozzo doveva essere a capo di una cordata di imprenditori friulani, ma ben presto si accorse di essere stato lasciato solo, e trova inoltre una squadra che è appena stata retrocessa in Serie B dalla giustizia sportiva a causa dello scandalo del Totonero-bis (la pena viene rivista in appello e commutata in nove punti di penalizzazione nella Serie A 1986-1987). Nonostante la penalizzazione e la quasi certa retrocessione, Pozzo va controcorrente e acquista giocatori di spessore, sia per garantire la regolarità del campionato sia per far vedere ai tifosi di avere a cuore le sorti della squadra: arrivano a Udine, tra gli altri, Francesco Graziani e Fulvio Collovati. Nell’estate del 1990 l’Udinese è di nuovo condannata per illecito sportivo: la sanzione consiste in cinque punti di penalizzazione al club e cinque anni di deferimento al presidente Pozzo, accusato di aver contattato Gianmarco Calleri, allora presidente della Lazio, e di aver cercato di convincerlo a far perdere la sua squadra.
Nel 1964-1965 la società, sotto la guida del presidente Oreste Granillo, cui sarà intitolato più tardi lo stadio della città, e dell’allenatore Tommaso Maestrelli, ottiene la promozione in Serie B, in cui la Reggina milita per nove anni consecutivi. Negli anni duemila si è imposto in prima squadra Lorenzo De Silvestri, mentre nel decennio seguente si fanno notare Danilo Cataldi e Alessandro Murgia. Cross dalla destra sul quale De Rossi stacca più in alto di tutti e devia di testa, indirizzando la palla in rete, non prima di aver toccato il palo alla destra di Júlio César. I bianconeri terminano il campionato all’undicesimo posto, mentre in Champions League raggiungono la fase a gironi ma si classificano terzi nel gruppo C, venendo estromessi dalla competizione; sarebbe bastato un solo punto per accedere agli ottavi di finale. La stagione 2011-2012 si apre con i play-off di Champions League contro l’Arsenal, che in doppia sfida elimina l’Udinese. Il campionato si chiude con un altro settimo posto, ma stavolta i bianconeri non sono ammessi alla Coppa UEFA, intanto rinominata «Europa League»: al posto dell’Udinese viene ammessa la Lazio, vincitrice della Coppa Italia. Nel campionato 1926-1927 la squadra chiude all’ultimo posto in classifica, evitando la retrocessione grazie agli effetti a cascata della fondazione della Dominante, progenitrice della Sampdoria.
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