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Quante yard è un calcio extra? Se penso a quello che il nostro relatore in Commissione, l’onorevole Piffari, ha tentato di far capire, è che siamo in una situazione extra ordinem, di straordinarietà, di commissariamento dal 1994. Ebbene, qual è il sistema per venirne fuori? Sono questi gli elementi che ci devono indurre oggi a ritrovare le energie e la forza per concludere che questo provvedimento sia solo un nuovo inizio per la soluzione dei problemi del nostro Paese (Applausi dei deputati del gruppo Misto-Alleanza per l’Italia). Ricordo agli amici della Lega che se è vero come è vero che la camorra ha provveduto a interrare in Campania gran parte di rifiuti tossici – e ne paghiamo oggi le conseguenze, noi e i nostri figli – e faceva questo giù e, quindi, quei delinquenti hanno lavorato contro il loro popolo, vi erano altri delinquenti che chiedevano, al nord e a quelli del nord, di portare giù questi rifiuti (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori).Quindi, di fronte alla delinquenza poi non vi è distinzione che tenga. Si va a Crotone e visto che il decimo posto è lontano più della retrocessione ci sarebbe da fare una partita intelligente e accorta contro una squadra piuttosto trista e comunque n crisi.

Mi consentano gli amici della Lega, che sono sempre così salaci nelle loro considerazioni quando si tratta della Campania, di fare un paragone: la questione dei rifiuti in Campania è un po’ come la questione delle quote latte, non si riesce mai a risolverla se non a scapito del Governo; nord e sud si trovano però d’accordo nel chiedere che lo Stato intervenga sprecando risorse perché in loco le classi dirigenti non riescono a trovare il coraggio di affrontare l’impopolarità attraverso delle scelte che facciano giustizia delle sperequazioni: è il caso sia delle quote latte che delle decine e centinaia di milioni di euro che la Campania ha sprecato inutilmente nel susseguirsi delle varie gestioni straordinarie. Non è così lontana nel tempo la condanna della Commissione europea per la drammatica cartolina in bianco e nero, spedita in tutto il mondo, di Napoli e della sua provincia soffocate da cumuli di immondizia e ostaggio di roghi velenosi. Pensavamo che fosse per qualche nobiltà di giudizio rispetto ad un provvedimento che non è digeribile, signor sottosegretario, non è assolutamente digeribile, invece altro non era che la preoccupazione che poi, in capo al loro presidente di regione, potesse scattare di nuovo l’imputazione che la Procura della Repubblica di Napoli qualche mese fa gli ha fatto.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Aniello Formisano. Dopo questo decreto-legge occorrerà, quindi, che il Ministro dell’ambiente e i gruppi parlamentari propongano norme che vengano discusse con procedure ordinarie da questo Parlamento, senza fiducie e decretazioni d’urgenza, e che affrontino con altrettanto realismo e concretezza i problemi dei rifiuti al di fuori delle condizioni di emergenza, cambiando le norme che occorre cambiare e tenendo conto delle profonde differenze infrastrutturali delle diverse aree del Paese, per giungere così all’obiettivo di trasformare, in un decennio, un problema che ci opprime in una risorsa da valorizzare. Voteremo a favore di questo provvedimento, sì, ma in coerenza con quanto detto prima chiariamo che non lo voteremo ad occhi chiusi; lo voteremo perché non possiamo permetterci di restare fermi mentre viaggiano veloci gli interessi della camorra e diventano via via più gravi i danni all’ambiente, più profonda l’esasperazione dei cittadini, più evanescente la credibilità delle istituzioni a tutti i livelli, più marcata la distanza dall’Europa, le cui direttive vengono disattese. Infatti, non dimentichiamo che ci sono stati anche tentativi di far saltare il decreto-legge e l’atteggiamento disfattista della Lega è stato l’esempio più chiaro, soprattutto per quanto riguarda l’articolo 1 e 1-bis relativi all’emergenza rifiuti in Campania, sicuramente uno degli interventi più urgenti di questo decreto.

Beauty Style si occupa della vendita di prodotti per parrucchieri, estetisti, cosmesi e profumeria. Riteniamo che l’introduzione a regime del divieto di commercializzazione di shopper non biodegradabili avrà evidenti ricadute positive in termini di sviluppo di nuove produzioni e nuovi mercati per la chimica. La questione dei rifiuti è la principale per un approccio ambientalista basato su uno sviluppo sostenibile. Mi auguro – e lo chiedo con forza -, anche a nome del mio gruppo, Alleanza per l’Italia, che ora si voglia dare un segnale di discontinuità rispetto a posizioni cristallizzate intorno a ragioni astratte, egoistiche o di mera polemica. Sebbene a mio avviso sarebbe stato il caso di approfondire meglio la questione – cercando di comprendere, ad esempio, il vantaggio di una maggiore biodegradabilità rispetto alle tecniche di compostaggio – salvaguardare la filiera produttiva italiana, tutelando i produttori e riconoscendo loro un tempo congruo per riconvertire gli impianti, rappresenta senza dubbio un passo avanti. Una classe dirigente che gioca ancora a fare il Masaniello, che tenta di utilizzare l’esasperazione e di alimentare le paure ancestrali della gente rispetto all’allocazione di questi materiali, è una classe indegna di rappresentare le vere esigenze del popolo campano.

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